Torniamo a collaborare con Piergiorgio Ceccarelli di Natura e Bellezza per una breve, ma densa, guida alla cura del limone in vaso.
Buona lettura!
Cari amici di Difesa Piante,
Oggi parliamo del limone in vaso e vediamo 3 azioni per “resuscitare” la vostra pianta sofferente.
Capita spesso che, quando acquistiamo un limone in vaso, la pianta è bella, rigogliosa e sana; ma dopo qualche tempo le cose iniziano ad andare diversamente…
Ecco che la chioma inizia ad essere meno folta, meno rami nuovi, foglie più piccoline, sempre meno frutti; insomma: la nostra pianta in vaso che un tempo era bella splendente inizia a decadere inesorabilmente.
Vediamo come risolvere definitivamente questo problema; ma prima cerchiamo di capire cosa sta accadendo alla nostra povera pianta di limone.
Le cause del deperimento del limone in vaso
Partiamo col dire che la pianta del limone dovrebbe avere un apparato radicale grande come la chioma, ovviamente in vaso questo non è possibile.
Il limone nel vaso ha radici troppo fitte che col tempo non riescono più ad espandersi, finendo per “soffocarsi” l’un l'altra, mandando in sofferenza la nostra pianta.
Nel vaso, inoltre, le radici della pianta sono esposte al calore del vaso stesso quando viene colpito dal sole, vanno in stress termico ed iniziano a soffrire moltissimo.
C’è poi il problema del terreno: quel poco terriccio che abbiamo in vaso inizierà col tempo a scarseggiare di elementi nutritivi, la pianta del limone inizierà così a non ricevere più il nutrimento di cui ha bisogno.
Infine abbiamo il problema della qualità dell’acqua e del suo ph che vedremo tra poco.
Ecco allora spiegate le foglie che ingialliscono, la scarsa vegetazione, i limoni scarsi e piccoli che magari rimangono anche verdi.
Ora che abbiamo capito i motivi per cui accade tutto questo, vediamo finalmente le tre soluzioni efficaci che vi propongo.
Le soluzioni
Queste azioni, tenete presente, che non sono alternative; ma si possono adottare contemporaneamente per andare a migliorare la condizione del nostro limone a 360 gradi.
Cominciamo…
Prima azione: Le micorrize
Far fare nuove radici alla pianta del limone con i funghi “buoni”, Micorrize e Trichoderma.
Le micorrize sono funghi buoni che vivono in simbiosi con la pianta e che aiutano la pianta a sviluppare le radici e a nutrirsi.
Penetrando verso il fondo del vaso queste micorrize entrano in contatto con le radici, quelle parti ancora vive ricominceranno a svilupparsi ed espandersi.
Quando daremo poi ancora i fertilizzanti, ora la pianta riuscirà ad assorbirli e a portarli alle foglie e distribuire così la linfa a tutti gli organi vegetativi.
Le istruzioni sono semplicissime.
Possiamo prendere 1 misurino pieno raso, si diluisce come da istruzioni e poi innaffiamo
oppure lo stesso misurino direttamente sul terreno e poi innaffiamo.
Nel corso del tempo vedremo la nostra pianta migliorare progressivamente stagione dopo stagione e nel giro di 2 anni avremo di nuovo un alberello con radici forti, fiori e frutti abbondanti nel pieno del suo vigore.
Seconda azione: Innaffiare le piante con l’olio di neem.
L’olio di Neem è un toccasana anche per le radici, ragazzi!
Quali sono i benefici in questo caso?
1 - Tiene lontani gli insetti nocivi dalle radici, quindi stesso discorso di prima: radici sane = pianta più bella e in salute
2 - Rende, grazie alle sue proprietà la pianta più resistente, aumenta le sue difese, così avremo una pianta più vigorosa che riuscirà a proteggersi meglio dalle minacce.
Come procediamo?
Ragazzi, è facilissimo:
Prendiamo 100 ml acqua e ci aggiungiamo 1 ml di olio di neem, diamo questa soluzione tutta intorno alla pianta nel vaso e subito dopo pratichiamo una abbondante innaffiatura con acqua.
In questo caso il top dei prodotti è Olio di Neem Nutrizione che oltre a svolgere questo ruolo di protezione, contiene anche elementi naturali essenziali alla pianta.
Terza azione: Migliorare il ph del terreno
Nelle zone in cui l’acqua non è perfetta ma tende al basico, la pianta del limone ne soffrirà. Sopra a ph 6,5 la pianta non riesce ad assorbire il ferro dal terreno, allora dobbiamo cercare di far tornare quel terriccio verso pH 6 / 6,5.
Ecco 4 soluzioni che potete adottare per migliorare il pH:
1 - Annaffiare con acqua e aceto (attenzione rispettare la dose)
una annaffiatura pochi ml per litro (⅘ ml per litro) e innaffiare.
2 - Mettere gli aghi di pino come pacciamante (non la corteccia) - Gli aghi di pino hanno un ph acido e non hanno molta resina. Vanno bene per fare la pacciamatura e quando si annaffia l’acqua che percola attraverso loro avrà pH più acido.
3 - Ci sono poi le soluzioni con concime organico naturale. Il letame maturo (di mucca o pecora) è un toccasana per il limone e migliora il pH.
4 - L'altra soluzione è inserire nuovo terriccio con ph più basso, ad esempio terriccio per piante acidofile.
Conclusione
Eccoci giunti alla fine. Ragazzi con questa guida spero di avervi aiutato a mantenere sano e bello il limone in vaso. Il limone è un agrume fantastico e, come tutta la frutta, quella delle nostre piante è ancora più buona anche se solo fosse per la soddisfazione di vederla crescere bene e di aver fatto un buon lavoro. E poi in questo modo siamo sicuri di portarci in tavola un prodotto sano e sicuro, frutto del nostro lavoro.
Ragazzi vi saluto e vi ringrazio per l’attenzione.
Per chi non l’avesse già fatto vi invito a seguire il mio canale youtube,
un grande abbraccio dal vostro Piergiorgio