Micorrize il radicante naturale

Micorrize il radicante naturale

Mar 17, 2021Difesa Piante

Cosa sono le micorrize?


Sono dei funghi che normalmente vivono nel terreno e che quando le radici incontrano questi funghi succede qualcosa di meraviglioso. Iniziano a lavorare insieme.

Che cosa succede ? Succede che questi funghi colonizzano le radici della pianta e rilasceranno a queste radici sostanze nutritive ed umidità.

La pianta assumendo più sostanze nutritive ed umidità crescerà fresca e rigogliosa e la pianta visto che ha ricevuto questo favore, fa un favore in contraccambio, rilasciando delle sostanze nutritive che sono sotto forma di carboidrati. Ecco che i funghi ricevono queste sostanze nutritive e così anche i funghi cresceranno sempre di più e rilasceranno sempre più sostanze nutritive alla pianta; pianta che crescerà sempre di più. Si crea proprio questo connubio, una specie di matrimonio felice, due organismi uniti insieme nello stesso obiettivo.

Quindi la nostra pianta avendo un apparato radicale molto più folto, molto più grande, fino a cinque volte più grande, avrà solamente che benefici. Oggi andremo a parlare di questo specifico prodotto, di questo radicante che è assolutamente biologico.

Chiaramente una pianta che ha un apparato radicale più folto e grande avrà questi vantaggi:

  • Meno crisi di trapianto. Una pianta trattata con la micorrize rispetto a una pianta non trattata reagisce molto meglio, sente meno crisi di trapianto. Che cos’è la crisi di trapianto? È appunto quell’operazione in cui si va a prendere la pianta dal suo alveolo, la tiro fuori con tutto l’apparato radicale e la vado a reinserire nel terreno. In questa operazione è normale che un po' di radici si sfibrano, si spezzano, la pianta dovrà abituarsi a un nuovo terriccio e anche a un nuovo habitat, le condizioni climatiche sono chiaramente cambiate. Ecco che una pianta trattata riesce a superare meglio questa crisi.
  • Meno stress idrico. Una pianta trattata con le micorrize riesce meglio a superare gli stress idrici calano avendo un apparato radicale molto più grande, profondo e largo ed essendo poi i funghi che rilasciano anche umidità alla pianta, la pianta soffrirà meno la sete. Sul peperone e sul pomodoro questo stress idrico crea anche marciume apicale, che è uno stress per cui non c’è circolazione di calcio e quindi questo calcio ammolla un po' e fa appassire i tessuti esterni del frutto e soprattutto sulla zona dell’apice, da qui il nome marciume apicale, zona molla che pian piano si necrotizza
  • Maggiore resa. Le piante quindi saranno anche più forti, vigorose, produrranno molti più frutti e frutti molto più grandi. Chiaramanete un apparato radicale più esteso fa si che ci siano anche più sostanze nutritive da inviare su gli ortaggi sui frutti sui fiori delle nostre piante.
  • Più resistenti. Avremo piante più resistenti alle patologie fungine e nematodi. Ci sono però piante e orticole come le brassicaceae, ad esempio il cavolo, il ravanello, la rucola oppure la bietola e la barbabietola con cui questi funghi non si sposano, non creano questo connubio con le radici della pianta per cui è inutile l’utilizzo con questi ortaggi.
  • Bonifica dei suoli inquinati da metalli pesanti. Un altro vantaggio dato dalle micorrize è quello della maggiore tolleranza delle piante micorrizate ai metalli pesanti nel suolo mediante dei meccanismi ancora poco conosciuti.

Come si usano le micorrize?


  • A semina del prato

Dopo aver tolto l’erba, lavorato il terreno e sminuzzato le zolle a questo punto con un barattolo pieno di RADISTAR che sono 800 grammi è possibile estendere i benefici delle micorrize a 100 metri quadrati.

Una volta lavorato il terreno, distribuisco il prodotto RADISTAR in modo omogeneo, zappettando ad una profondità di 10/12 cm, si semina il prato e si annaffia. Il pratino crescerà bello, fresco e rigoglioso.

Anche la semina a solco può essere fatta, ad esempio pensiamo alla semina dell’aglio e della cipolla; lavorato il terreno e sminuzzato, fatti i solchi, distribuito all’interno del solco il fertilizzante si va a distribuire tre misurini rasi di prodotto RADISTAR in modo omogeneo su un metro di solco. Si mescola tutto quanto insieme: terra, fertilizzante e radicante, poi sopra si va mettere i bulbi ad esempio di aglio.

8 gr al mq.

 Due piante di aglio: a sinistra quella trattata con il radicante e a destra quella non trattata.
  • Nei semenzai:

Si prende il volume di dieci litri di terriccio per seminarci i nostri ortaggi si fertilizza, si aggiungono ben 3 misurini pieni di RADISTAR, si miscela tutto quanto questo terriccio e abbiamo già un terriccio pronto, con le micorrize all’interno, ideale per tutti gli ortaggi.

 Due zucchine: a sinistra quella trattata con il radicante e a destra quella non trattata.

  • Trapianto:

Prima di trapiantare i nostri ortaggi, li trapianteremo su un solco piuttosto che su delle buche di trapianto, preparata la terra, fatte le buche e messo il fertilizzante si aggiunge un cucchiaino pieno di RADISTAR, a questo punto si mescola il tutto: terreno, fertilizzante e radicante poi sopra ci posizioneremo il nostro ortaggio e ricopriremo con il terriccio. Otterremo un apparato radicale splendido.

Trapianto ortaggi: 1 misurino di radicante nella buca di trapianto.  

È adatto anche al trapianto degli alberi da frutto, fatta una buca di 50 centimetri per 5, profonda 30, posizioniamo all’interno il fertilizzante e aggiungiamo 3 cucchiaini pieni di RADISTAR, mescoliamo il tutto e mettiamo sopra la pianta. 

Trapianto alberi da frutto: 3 misurini di radicante nella buca di trapianto. 

È possibile anche spolverare il radicante nell’apparato radicale della piantina da trapiantare.

  • Travaso:

Prendere 10 litri di terriccio nuovo, aggiungere il fertilizzante e un cucchiaino di RADISTAR e miscelare. 

Travaso: in 10 litri di terriccio 1 misurino di radicante.

  • Innaffiare:

Possiamo innaffiare le nostre piante quando le vediamo più deboli, magari perché il terreno è più povero, innaffiando stimoleremo di nuovo l’apparato radicale.

 È possibile farlo anche con le piante da fiore che vivono più di un anno. 

Innaffiare: 10 litri di acqua 1 misurino di radicante e mescolare.

  • Per le piante messe a dimora non micorrizate: può essere effettuato l’inoculo localizzato. Consiste nel mettere i funghi micorrizici direttamente a contatto con le radici delle piante attraverso dei fori creati nel terreno usando un paletto iniettore. Vedi foto. Si può continuare con ulteriori interventi per fertirrigazione e effettuare anche successivi richiami in copertura. Affinché l’inoculo resti vitale è fondamentale conservarlo in luogo fresco e aerato, al riparo dalla luce del sole e dagli sbalzi termici. 
inoculi

È bene evidenziare che questi prodotti non presentano controindicazioni poiché non hanno alcun effetto negativo sulla salute umana.


La simbiosi può garantire diversi benefici:
- Aumento dell’assorbimento da parte delle radici azoto organico;
- Riduzione degli stress termici, idrici, salini e di quelli da trapianto; - Miglioramento della struttura del suolo;
- Aumento della resistenza delle piante all’attacco dei nematodi;
- Aumento dell’assorbimento del fosforo da parte delle piante;
- Completamento del ciclo vitale di alcuni funghi;
- Aumento delle proprietà nutraceutiche dei prodotti e delle sostanze aromatiche;
- Aumento dello sviluppo radicale delle piante e incremento della resistenza a malattie di origine fungina e batterica;
- Maggiore disponibilità di vitamine e carbonio per i microrganismi;
- Abbattimento dei metalli tossici presenti nel suolo;
- Comunicazione tra le piante grazie alle reticolo di ife nel suolo;
- Difesa da funghi patogeni come: Armillaria, Sclerotinia, Fusarium e Pythium;

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